Nomadismo:
Prime notizie, ottenute da studi archeologici, della coltivazione dei peperoni sono relative al 5500 aC, già da allora conosciuti come pianta coltivata e, per quanto riguarda la varietà piccante, usati con funzioni equivalenti alle attuali spezie.(link)
Artigianato:
Le prime informazioni, invece, riguardo ad un rudimentale trattamento di modifica e lavorazione del peperone sono riconducibili ai diari di viaggio dei Conquistadores in America centro-meridionale: descrivono, infatti, le prime elaborazioni di piatti a lunga conservazione, quali ad esempio delle "focaccine" composte da alghe essiccate e peperoni secchi uniti in un impasto con acqua, che costituivano un piatto tipico dei lavoratori aztechi (link).
Industria:
Attualmente il peperone subisce numerose tipologie di lavorazioni al fine di garantirne la durevolezza per la produzione industriale: frequenti sono le aziende che offrono peperoni grigliati sott'olio, sott'aceto e surgelati, interi, a pezzi o passati per il pesto (link 1- link 2).
giovedì 23 ottobre 2014
venerdì 17 ottobre 2014
Il peperone e il folklore: ricette popolari
Peperoni ripieni
Piatto conosciuto in tutte le regioni italiane, è costituito da peperoni arrostiti e spellati con ripieno differenziato in base alla localizzazione: si usa spesso la carne ma nelle regioni meridionali, ed in particolar modo nelle località vicine al mare, si preferisce talvolta riempirli con pesce a pezzi
(ricetta alla siciliana)
Peperoni ripieni di riso al forno
Tipici della Puglia, si servono tagliati a metà, col ripieno di riso ricoperto da pomodori a pezzi
Stinco di maiale con peperoni
Appartenente alla tradizione veneta, questa ricetta è caratterizzata dalla semplicità degli ingredienti, a cui si aggiungono nelle diverse varianti cipolla o patate
Peperoni cruschi o di Senise
Frequentissimi in Basilicata, essi non prevedono una ricetta particolare, piuttosto costituiscono un'integrazione ad altri piatti
Il peperone e le sue origini
Il peperone ha origini piuttosto recenti: già coltivato da lungo tempo(non definibile chiaramente data l'assenza di fonti certe) dalle popolazioni precolombiane dell'America centro-meridionale, è importato in Europa dopo la scoperta delle Americhe, all'inizio con scopi esclusivamente ornamentali, quindi, dal tardo XVI secolo, anche con funzioni culinarie.
domenica 12 ottobre 2014
La "cosa da mangiare" e la "cosa per mangiare" nella musica
Entrambe le "cose" a me assegnate hanno frequenti riscontri nella produzione musicale, dal pop al jazz o al blues. Di seguito vi sono alcuni esempi:
Il peperone- Edoardo Vianello (lyrics)
El pimiento- Victor Jara (lyrics)
Pepper- Butthole Surfers (lyrics)
Pepper- Millencolin (lyrics)
Song for pepper- Mike Stern e Esperanza Spalding
Cutting board blues- Cowboy Junkies (lyrics)
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martedì 7 ottobre 2014
Proverbi e modi di dire su "cosa da mangiare" e "cosa per mangiare"
Sia i peperoni che il tagliere sono protagonisti di numerosi proverbi e modi di dire, filastrocche e scioglilingua. Di seguito ne sono riportati alcuni esempi:
A cosa serve la pillola del giorno dopo? A digerire i peperoni del giorno prima
Se vuoi stare bene di stomaco devi mangiare cipolla e peperoni
A pane e peperoni (alla sempliciotta, come questa merenda)
Farsi come un peperone (arrossire)
Hai il naso come un peperone (hai il naso grosso e rossastro come un peperone)
Dui purun bagnà n't l'oeli ( traduzione dal piemontese:due peperoni intinti nell'olio, sott'olio)
Peter Piper picked a peck of pickled peppers.
If Peter Piper picked a peck of pickled peppers,
how many pickled peppers did Peter Piper pick?
traduzione: "Peter Piper prese un sacco di peperoni sott'aceto.
Se Peter Piper prese un sacco di peperoni sott'aceto,
quanti peperoni sott'aceto ha preso Peter Piper?"
Essere due ghiotti a un tagliere
Sul tagliere l'aglio taglia,
non tagliare la tovaglia,
la tovaglia non è aglio,
se la tagli fai uno sbaglio.
Poco può dare al suo scudiere, chi lecca il suo tagliere.
La j à un cul cu pè un tuler.(traduzione dal romagnolo: ha un didietro che sembra un tagliere, è una donna in carne)
Avé dó man cóm dó batlârd (traduzione dal veneto: avere due mani come due taglieri)
A cosa serve la pillola del giorno dopo? A digerire i peperoni del giorno prima
Miti e leggende su "cosa da mangiare" e "cosa per mangiare"
Il peperone ha origini nordamericane, pertanto si riscontra la presenza di numerose leggende a riguardo, nonché di tradizioni popolari precolombiane che ne indicano l'uso per rituali oltre che per l'alimentazione, di cui costituisce un elemento basilare.
Per quanto riguarda l'uso nei riti, secondo la tradizione nordamericana si ritiene che il peperone fosse in grado di scacciare il malocchio e di allontanare gli spiriti maligni che avrebbero potuto avvicinarsi al neonato durante il sonno o causare il pianto ingiustificato, o addirittura rendere immuni dai veleni. In contrapposizione a questa visione positiva, la tradizione inca ne sottolinea negativa prorompenza, al punto da bandirne la presenza durante i funerali.
Fonte: cosmic chile
Nella mitologia azteca è presente nel racconto di Quetzalcoatl e della creazione del mondo, nel quale si descrive che il dio, dopo aver creato l'uomo nuovo, plasmato a partire dalle ossa rotte dell'uomo antico e dal sangue del creatore, abbia seguito una formica per scoprire dove essa si procurasse da mangiare, trovando su di una montagna ogni sorta di ben di dio tra cui i peperoni.
Il dio della pioggia, tuttavia, si dice che si appropriò dell'intero raccolto, di cui ogni anno ne cede in quantità diverse all'uomo affinché se ne nutra.
Fonte: Lorna Dils
Il tagliere, invece, ricorre spesso nella mitologia nordica: esempi di ciò sono le storie di Loki, un dio/gigante della mitologia lorrena, descritto ne "L'Edda in prosa" di Snorri Sturluson nel XIII secolo, il quale durante un viaggio si ritrova a dimostrare la propria predominanza in una gara di velocità nel mangiare contro Logi, il quale vince trangugiando oltre alla carne lo stesso tagliere sul quale era stata servita (fonte: Loki); altro riferimento è riscontrabile nelle leggende sul Graal, in particolare nell'opera di Chrétien de Troyes del 1190, in cui è descritto il banchetto del Re pescatore con Perceval, caratterizzato da un corteo che accompagnava l'ingresso del Graal d'oro e del tagliere d'argento su cui erano servite le pietanze(fonte: L'iniziazione cavalleresca nella leggenda di Re Artù, p 58).
Per quanto riguarda l'uso nei riti, secondo la tradizione nordamericana si ritiene che il peperone fosse in grado di scacciare il malocchio e di allontanare gli spiriti maligni che avrebbero potuto avvicinarsi al neonato durante il sonno o causare il pianto ingiustificato, o addirittura rendere immuni dai veleni. In contrapposizione a questa visione positiva, la tradizione inca ne sottolinea negativa prorompenza, al punto da bandirne la presenza durante i funerali.
Fonte: cosmic chile
Nella mitologia azteca è presente nel racconto di Quetzalcoatl e della creazione del mondo, nel quale si descrive che il dio, dopo aver creato l'uomo nuovo, plasmato a partire dalle ossa rotte dell'uomo antico e dal sangue del creatore, abbia seguito una formica per scoprire dove essa si procurasse da mangiare, trovando su di una montagna ogni sorta di ben di dio tra cui i peperoni.
Il dio della pioggia, tuttavia, si dice che si appropriò dell'intero raccolto, di cui ogni anno ne cede in quantità diverse all'uomo affinché se ne nutra.
Fonte: Lorna Dils
Il tagliere, invece, ricorre spesso nella mitologia nordica: esempi di ciò sono le storie di Loki, un dio/gigante della mitologia lorrena, descritto ne "L'Edda in prosa" di Snorri Sturluson nel XIII secolo, il quale durante un viaggio si ritrova a dimostrare la propria predominanza in una gara di velocità nel mangiare contro Logi, il quale vince trangugiando oltre alla carne lo stesso tagliere sul quale era stata servita (fonte: Loki); altro riferimento è riscontrabile nelle leggende sul Graal, in particolare nell'opera di Chrétien de Troyes del 1190, in cui è descritto il banchetto del Re pescatore con Perceval, caratterizzato da un corteo che accompagnava l'ingresso del Graal d'oro e del tagliere d'argento su cui erano servite le pietanze(fonte: L'iniziazione cavalleresca nella leggenda di Re Artù, p 58).
sabato 4 ottobre 2014
La "cosa per mangiare": il tagliere, traduzioni
Inglese: cutting board
Francese: planche à découper
Spagnolo: tabla de cocina
Cinese: 菜板 [cài bǎn]
Russo: разделочная доска [razdeločnaâ doska]
Tedesco: Schneidebrett
Greco: σανίδα κοψίματος [sanída kopsímatos]
Dialetti italiani: dacciature (Puglia), taier (Veneto), Tauleri (Calabria), tavuleri (Sicilia), pestalàart (Lombardia), tavlèr (Emilia Romagna)
Francese: planche à découper
Spagnolo: tabla de cocina
Cinese: 菜板 [cài bǎn]
Russo: разделочная доска [razdeločnaâ doska]
Tedesco: Schneidebrett
Greco: σανίδα κοψίματος [sanída kopsímatos]
Dialetti italiani: dacciature (Puglia), taier (Veneto), Tauleri (Calabria), tavuleri (Sicilia), pestalàart (Lombardia), tavlèr (Emilia Romagna)
La "cosa da mangiare": il peperone, traduzioni
Inglese: pepper
Francese: poivron
Spagnolo: pimiento
Cinese: 甜椒 [Tián jiāo]
Arabo: فلفل حلو [flfl hlw]
Russo: сладкий перец [sladkij perec]
Tedesco: Paprikaschote
Greco: πιπεριά [piperiá]
Dialetti italiani: pavrón(Emilia Romagna), peverùn (Lombardia), peperussu (Puglia), pipazzu (Calabria), pipi (Sicilia), pipon (Abruzzo), paparone (Umbria)
Francese: poivron
Spagnolo: pimiento
Cinese: 甜椒 [Tián jiāo]
Arabo: فلفل حلو [flfl hlw]
Russo: сладкий перец [sladkij perec]
Tedesco: Paprikaschote
Greco: πιπεριά [piperiá]
Dialetti italiani: pavrón(Emilia Romagna), peverùn (Lombardia), peperussu (Puglia), pipazzu (Calabria), pipi (Sicilia), pipon (Abruzzo), paparone (Umbria)
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Presentazioni
Questo blog costituisce l'applicazione di quanto discusso dal corso di Storia delle cose del Politecnico di Torino. A ciascuno studente sono state assegnate due "cose": una "cosa da mangiare" e una "cosa per mangiare". Obiettivo è l'analisi di tali oggetti, di cui si sviscereranno numerosi aspetti, allo scopo di trovarne il nesso.
Le cose di cui tratterò sono:
Le cose di cui tratterò sono:
- il peperone
- il tagliere
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